“Un percorso che coinvolge aspetti non solo ingegneristici, ma anche economico-gestionali e giuridici”: così Luigi Carrino, presidente del DAC, ha evidenziato l’importanza della partecipazione, come unico Ateneo del Sud Italia, del Team Corvus Corax dell’Università di Napoli Federico II all’Air Cargo Challenge 2024.
L’incontro, svoltosi nella sala convegni del Distretto Aerospaziale della Campania a Città della Scienza, è andato ben oltre il semplice bilancio della partecipazione alla Challenge, trasformandosi in interessante confronto sugli aspetti tecnici, normativi e gestionali, nonché sulle prospettive del progetto in un settore in continua evoluzione. “L’entusiasmo, la passione e la competenza dimostrata dai ragazzi del Team – ha aggiunto Carrino – sono un segnale eloquente del dinamismo dell’ecosistema che fa riferimento al DAC, che si traduce in un fertile interscambio tra atenei, centri di ricerca, pmi innovative e grandi player del settore”.
Del fondamentale apporto del mondo universitario ha parlato Nicola Bianco, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale della Federico II, mentre la genesi e lo sviluppo del progetto sono state illustrate da Fabrizio Ricci, docente di Costruzioni e strutture aerospaziali all’Università Federico II, coordinatore del team CCX Corvus Corax.
Davide Napolitano e Salvatore Marasco di CTM Avio, socio DAC e partner del team per la realizzazione del velivolo, hanno messo in luce come l’intraprendenza ed il coraggio dei ragazzi sia stato il miglior carburante per la realizzazione del progetto. “Una esperienza straordinaria anche per noi – ha detto Marasco, CTO CTM Avio – che dobbiamo ogni giorno affrontare sfide tecniche per ottenere risultati migliori. Così, anche i ragazzi impegnati nel progetto, hanno verificato come assestare la realizzazione del velivolo in corso d’opera”.
Air Cargo Challenge
La Air Cargo Challenge è una competizione internazionale in cui studenti universitari e laureati provenienti da tutto il mondo si sfidano nella progettazione, costruzione e guida di aeromodelli radiocomandati. I partecipanti hanno così modo di confrontarsi con una vasta gamma di sfide a livello tecnico, normativo, finanziario e interpersonale che conducono allo sviluppo ingegneristico di un aereo e al suo volo.
Le regole della competizione prevedono vincoli prestabiliti, come un motore elettrico e limiti dimensionali del velivolo. Le squadre sono valutate sulla base della documentazione tecnica prodotta durante lo sviluppo del progetto e del punteggio di volo, assegnato alle prestazioni di efficienza, velocità e capacità di trasporto di payload del velivolo.
L’edizione 2024 dell’Air Cargo Challenge si è svolta in Germania, dal 10 al 12 luglio scorsi, nell’ambito dell’Aachen Drone Development Initiative (ADDI).
Team CCX Corvus Corax
Il team CCX Corvus Corax dell’Università di Napoli Federico II, composto da 29 studenti, ha adottato un approccio multidisciplinare che ha coinvolto varie aree, tra cui strutture, aerodinamica, avionica, progettazione CAD e marketing, dimostrando capacità tecniche di alto livello nel campo della progettazione aerospaziale.
Nel corso del progetto, il team ha portato a termine un design integrato che, rispettando i requisiti imposti dalla competizione, ha riguardato la progettazione di materiali compositi, la gestione dei protocolli di comunicazione e della componentistica elettronica, il design strutturale e la validazione del design del velivolo tramite l’impiego di software per analisi aerodinamiche e strutturali.
Dopo una lunga fase di studio e progettazione, culminata in una Critical Design Review a marzo 2024, il team ha richiesto l’aiuto del DAC per la costruzione dell’aeromodello. Grazie al sostegno economico del Distretto, responsabile dell’acquisto di parti elettroniche e strutturali, e all’insostituibile contributo di CTM Avio, socio DAC specializzato nella lavorazione meccanica di precisione e responsabile della costruzione dell’ala e della fusoliera del velivolo, il Team ha concluso la costruzione dell’aeromodello all’inizio del mese di luglio.
I test di volo effettuati in condizioni meteo particolarmente sfavorevoli hanno portato al danneggiamento parziale del modello; ciononostante, la resilienza e la caparbietà del team, unitamente al supporto tecnico di CTM e dell’Aeroclub Airone di Marigliano, hanno permesso al gruppo di prendere parte alla competizione e di superare in graduatoria finale squadre ben più blasonate e con maggiore esperienza.
Questa partecipazione segna un’importante tappa per il team, l’Università Federico II, il DAC e i partner, sottolineando il valore dell’ingegneria e della ricerca accademica in ambito aerospaziale nel Sud Italia.