SICUREZZA DEL LAVORO / Dac e Inail firmano il protocollo d’intesa per lo sviluppo sostenibile del comparto aerospaziale
Napoli , 28 aprile 2023 – Le aziende che hanno adottato e attivato sistemi di gestione certificata registrano un -16% di infortuni sul lavoro. E non solo. Entrando più in dettaglio di questa riduzione, si registra un -40% per cento del livello di gravità degli stessi infortuni. E cresce la consapevolezza, sia tra sindacati dei lavoratori che tra le imprese, che l’impegno in tema di prevenzione e sicurezza del lavoro sia un investimento che consolida il valore aziendale e si traduce in valore per l’impresa e non un costo improduttivo. Sono questi alcuni dati e considerazioni emersi in margine alla sottoscrizione del protocollo con il Distretto aerospaziale, una tra le iniziative principali che Inail ha programmato per oggi 28 aprile, giornata mondiale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. A quarantotto ore dalla festa del lavoro, il tema si conferma quanto mai critico in Italia, dove si registrano in media tre morti bianche al giorno. “Un dato inaccettabile per un Paese civile – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Marchiello -. Parliamo di vite umane perse e di famiglie devastate e non di numeri astratti. Giungono a conferma – continua l’assessore – che nel mondo del lavoro persistono situazioni di rischio e di pericolo che vanno contrastati con una formazione che arrivi in ogni luogo del contesto produttivo e coinvolga a fondo imprese e lavoratori”.
A Città della Scienza il convengo su “Salute e sicurezza per lo sviluppo sostenibile del comparto aerospaziale” è l’occasione per ricordare il dettato della Costituzione italiana, la quale prescrive che l’iniziativa economica privata, benché libera, “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. E si apre con la firma di un protocollo, sottoscritto dal Distretto aerospaziale e promosso in collaborazione con INAIL Direzione regionale Campania, rivolto alla filiera dell’aerospazio campano. Una realtà industriale che riveste un ruolo di primissimo per contenuti tecnologici innovativi, competenze scientifiche, capacità di export, numero di occupati: il volume d’affari è stimato, con riferimento al periodo pre-Covid, in 2,8 miliardi di euro, circa tredicimila addetti core e, considerando invece indiretti e indotto, circa cinquantacinquemila dipendenti. “In questa giornata – afferma il presidente Luigi Carrino – prendiamo un impegno solenne per il nostro settore, che vuole essere all’avanguardia non solo in materia di tecnologie innovative, ma anche per il rispetto del tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ecco perché raccoglieremo e scambieremo con Inail le migliori pratiche in questo ambito, spingendo per avere il tema sicurezza in primo piano nel percorso di formazione delle nostre aziende”.
Il protocollo è finalizzato all’adozione di iniziative congiunte specifiche per il settore aerospaziale e tarate sulla realtà produttiva del distretto, tenendo conto anche delle tecnologie che il comparto può mettere a disposizione nella ricerca di nuove soluzioni. “Investire in sicurezza – – spiega Daniele Leone, direttore regionale Inail Campania – non si può definire un costo, perché è viceversa un investimento che si traduce in risparmio di spesa e in maggiore produttività nei processi produttivi, nonché in un beneficio per la stessa immagine aziendale che contribuisce ad accrescerne il valore”.
Centrale il contributo al dibattito di Antonio Liotti, Chief People & Organization Officer di Leonardo Spa, sui modelli organizzativi e le buone pratiche del comparto aerospaziale. “Da tempo Leonardo – sostiene Liotti – ha posto questi temi alla base della sua organizzazione del lavoro, anche in virtù del fatto che opera in molti business ad alto impatto strategico sulla sicurezza individuale e collettiva dei cittadini di diversi Paesi. Pertanto la sicurezza rappresenta un bene primario che Leonardo assicura a tutti i propri stakeholder, a cominciare dai propri lavoratori”.
La parte finale dell’evento è dedicata a un confronto molto proficuo tra sindacati e organizzazioni datoriali. Per i sindacati le criticità sono da ricercare in un quadro legislativo che non viene rispettato e che deve essere implementato. La posizione delle organizzazioni dei lavoratori è volta a valorizzare tutte le buone pratiche tese a migliorare le condizioni di sicurezza. Secondo sindacati e imprenditori il protocollo sottoscritto da Dac e Inail rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione e attesta la piena consapevolezza del settore aerospaziale circa la consapevolezza della centralità delle politiche di sicurezza”. Secondo i sindacati serve anche una più efficace azione repressiva, soprattutto in settori dell’economia più esposti alla giungla dei subappalti. “Oltre a più formazione, serve più personale negli ispettorati del Lavoro – afferma Nicola Ricci (Cgil Campania) – per aumentare le attività di controllo e prevenzione”. Per Giovanni Sgambati (Uil Campania) bisogna considerare non solo le morti bianche ma le migliaia di incidenti che si risolvono in situazioni invalidanti. “Va istituita perciò una Procura speciale della magistratura – spiega Sgambati – per incrementare laa capacità repressiva” specie in settori economici strutturati rispetto a quelli innovativi e da alta tecnologia come l’aerospazio. Secondo la Cisl la nuova normativa vigente sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è apprezzabile in particolare per il modello che introduce: un metodo per fare prevenzione, una premessa per una efficace attività di prevenzione. “La Cisl insieme a Cgil e Uil – afferma Giuseppe Esposito, segretario Cisl Campania – da anni chiede prevenzione e più controlli, misure e strumenti più efficaci per arginare il fenomeno. Quando si parla di incidenti mortali, infortuni e malattie professionali sul lavoro parliamo soprattutto di persone e della loro vita. Per questo, riteniamo fondamentale mettere in campo tutte le iniziative utili a preservare e difendere l’incolumità di chi lavora. Soprattutto di chi lo fa ancora a contatto in luoghi dove c’è ancora presenza di amianto”. La voce delle imprese viene infine espressa da Gianluigi Traettino:“Possiamo e dobbiamo fare di più – afferma il presidente di Confindustria Campania – in termini di sicurezza sul lavoro. Possiamo utilizzare il modello del Distretto aerospaziale e lavorare per filiere. Serve un pivot come lo è il Dac per le imprese aeronautiche della Campania. E poi – conclude – occorre che anche la politica faccia di più: ci sono bandi italiani aperti a tutte le imprese globali che non premiano la sicurezza e non premiano le imprese del territorio nei sistemi di valutazione”.