Parco dello Spazio a Caserta: aderiscono Istituto Nazionale di Astrofisica, Telespazio, AISLo e Planetario di Caserta.

Un Parco tematico sui modelli di successo della “Cité de l’Espace di Tolsa” e del “Kennedy Space Center Visitor Complex di Orlando”. Il primo in 15 anni di storia, dal 1997 al 2012, ha accolto oltre quattro milioni di visitatori tra studenti, residenti, turisti e uomini d’affari mentre il secondo ospita, ogni anno, circa 1,5 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.

 

E’ su questi modelli che opera il Comitato Promotore del Parco dello Spazio che oggi si arricchisce del contributo di nuovi e significativi partner che vanno ad aggiungersi alla forte rete già costituita dai Soci del DAC: Istituto Nazionale di Astrofisica(INAF), Telespazio, Planetario di Caserta e Associazione Italiana per gli Studi sullo Sviluppo Locale (AISLo ).

 

Uno dei più grandi Parchi urbani al mondo, di pubblico interesse, con spazi verdi a disposizione della città, dedicato al settore aerospaziale e alla diffusione della cultura scientifica, con installazioni “leggere” e che contribuirà all’economia del territorio.

 

La formalizzazione della firma per l’ampliamento del Comitato Promotore è avvenuta, oggi, nella sede legale dell’ATS “Planetario di Caserta” – ITS Buonarroti in viale Michelangelo 1, a Caserta. Per l’Istituto Nazionale di Astrofisica era presente il presidente, prof. Giovanni F. Bignami, per Telespazio il responsabile Ricerca Finanziata, dott. Giuseppe Mitola, per l’ATS – Planetario di Caserta, il Responsabile Legale, prof.ssa Antonia Di Pippo, per AISLo, il presidente, dott. Stefano Mollica.

 

 

“Il Parco dell’Aerospazio – afferma il Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, Luigi Carrino – non solo si farà garante di mantenere la destinazione d’interesse pubblico e verde dell’area Macrico, ma potrà anche generare un’economia solida e sana, basata sul diritto democratico di una cultura diffusa e non ristretta a pochi e innescare meccanismi positivi di creazione di occupazione vera e stabile per tanti giovani casertani e campani”.

 

«Il tentativo è di realizzare una virtuosa fusione tra l’esigenza di tutelare la destinazione del MACRICO, creando al contempo, in quell’area, uno dei più grandi Parchi Urbani al mondo con all’interno spazi di diffusione della cultura scientifica, e di dare anche un contributo, che potrebbe essere decisivo, alla ripartenza dell’economia del territorio”, ha proseguito Carrino.

 

“Il potenziale di attrazione di flussi turistici derivante dall’effetto combinato della Reggia (la storia e la cultura del passato) e del Parco dell’Aerospazio (la scienza e la tecnologia del futuro), in equilibrio ai due lati della città e con il Corso Trieste a unirli è davvero elevato e rappresenta un’occasione forse unica e ultima per Caserta”.

 

“I dati relativi alle altre realtà simili in Europa e nel mondo sono più che confortanti e dimostrano la capacità di attrarre stabilmente numeri altissimi di visitatori con tutte le positive conseguenze sul turismo, sul commercio, sull’economia in generale che si possono immaginare”, ha concluso il Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, Luigi Carrino.

 

Per sostenere tale progetto, il DAC e Confindustria Caserta hanno costituito il Comitato Promotore del Parco dell’Aerospazio, che si avvale di un gruppo di esperti divulgatori scientifici, urbanisti ed economisti per la proposta di un progetto completo e articolato, ben inserito nell’idea di Caserta futura e che sia un’occasione di crescita sostenibile e compatibile della città.

 

“La divulgazione scientifica – ha detto il Presidente dell’INAF, Giovanni Bignami,

è uno dei mandati istituzionali che ha il nostro Ente, in particolare verso i ragazzi in età scolare. Ben vengano quindi tutte quelle iniziative che favoriscono un corretto approccio alla scienza ed alla cultura in generale. Ed è con tale spirito che abbiamo deciso di sostenere questa meritevole iniziativa.”

 

Per Antonia Di Pippo, rappresentate legale del Planetario di Caserta ,- “ l’idea del Parco dello Spazio permetterebbe di recuperare una zona oggetto di sogno da parte dei casertani da lunghissimi anni. Il progetto si sta concretizzando grazie all’adesione di competenze scientifiche di elevato profilo e competenze specializzate. L’impegno che profondiamo per la realizzazione del Parco è dedicato ai giovani e ad un sogno nel cassetto”.

 

“E’ un progetto che abbracciamo in pieno”, ha detto il Presidente di Confindustria Caserta Luciano Morelli. “Lo presentammo a Squinzi nell’estate scorsa. Dall’idea stiamo passando ad una progettazione più avanzata. Sono veramente orgoglioso che istituzioni come INAF, Telespazio, AISLo e Planetario di Caserta entrino nel Comitato Promotore portando elementi concreti alla costruzione del Progetto che sicuramente darà anche soddisfazioni sotto il profilo dell’occupazione” .

 

Per Giuseppe Mitola, Responsabile ricerca finanziata di Telespazio – “si tratta di un progetto che parte dai sogni e che può realizzare elementi tangibili per generare nuova conoscenza e sviluppo. Telespazio darà il massimo apporto sia in termini industriali che in termini di competenze. Partecipiamo con vivo entusiasmo a questo progetto perché ci crediamo e ringraziamo Luigi Carrino per averci coinvolto.

 

“Abbiamo un patrimonio enorme di competenze che non si mette in rete”, ha detto Stefano Mollica, Presidente dell’AISLo . “ Si tratta di un patrimonio che può diventare sviluppo ed economia attraverso la cultura. Questo progetto può diventare un Parco dell’Aerospazio sul modello di Tolosa che può fare anche di più, proprio mettendo insieme ricchezze e competenze diverse Per noi il Parco dello Spazio è un progetto straordinario che ci impegniamo pienamente a sostenere”.

 

 

PERCHE’ UN PARCO DELL’AEROSPAZIO A CASERTA?

 

  • Dal 1964, anno in cui iniziava l’ avventura spaziale italiana, il nostro Paese ha investito risorse sempre maggiori in questo settore, costruendo un bagaglio di esperienza scientifica e industriale che oggi ci pone tra le nazioni più importanti al mondo in quest’ambito.

 

  • Dalla ricerca delle risposte alle domande fondamentali sulla comprensione dell’universo e sull’origine della vita fino alla sperimentazione di nuove tecnologie per la difesa dell’ambiente e della salute, lo spazio appare oggi più che mai il luogo da cui partire per ampliare l’orizzonte culturale dell’uomo e per far crescere la sua consapevolezza e garantire un futuro migliore sulla Terra.

 

  • L’Italia vanta diversi primati nella scienza e nella tecnologia dello spazio e dell’aeronautica, ma, a differenza di tutte le altre nazioni del mondo impegnate nello stesso settore, ha finora rinunciato a realizzare il proprio Parco per la diffusione della cultura scientifica specifica.

 

  • La Campania è la prima regione italiana per numero di addetti e la seconda -a poca distanza dalla Lombardia- per fatturato nel settore aerospaziale. In Campania opera inoltre la più rilevante rete di ricercatori nel settore e hanno sede imprese grandi e piccole capaci di competere nel settore High Tech per antonomasia a livello internazionale (AleniaAermacchi, Telespazio, MBDA, Magnaghi, DEMA, GEVEN, Tecnam, AtiTech, i consorzi Antares, ALI, Chain e SAM, solo per fare qualche nome).

 

  • Al Distretto Aerospaziale della Campania (DAC) è stato riconosciuto dal MIUR con il più elevato punteggio nazionale lo status di Distretto ad Alta Tecnologia e cofinanziati progetti di ricerca tecnologica per circa 100 milioni di Euro. Al DAC aderiscono le 8 Grandi Imprese del settore operanti in Campania, circa 130 PMI, il CIRA, 5 Università, il CNR, l’INAF, l’ENEA e altri Consorzi di Ricerca: una rete tra le più importanti in Europa.

 

  • Al primato scientifico e tecnologico nazionale contribuisce in maniera determinante il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – CIRA di Capua (Caserta), nato per volontà del Governo Italiano circa vent’anni fa per realizzare il Piano Nazionale della Ricerca Aerospaziale. Attualmente, il CIRA opera con i propri ricercatori nei più importanti partenariati internazionali e con le proprie strutture di prova, alcune delle quali uniche al mondo, contribuisce alla competitività delle imprese nazionali.

 

Per tutti questi motivi, forte del ruolo determinante della Campania sia a livello industriale sia a livello della ricerca e dello sviluppo, il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania ha proposto che il Parco dell’Aerospazio italiano sorga a Caserta e, in particolare nell’area nota come MACRICO.

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