Leonardo: Carta, Brexit non ostacolerà collaborazione Difesa
Il webinar ‘La collaborazione italo-britannica nella Difesa e Sicurezza
dopo la Brexit’
“E’ nostra volontà, certamente condivisa anche dagli amici britannici, di mantenere una stretta collaborazione nella tutela e nella promozione dei nostri valori comuni. Questo è particolarmente significativo nel campo della sicurezza e della difesa, campo in cui il Regno Unito ha sempre avuto un ruolo cruciale”, dice il presidente di Leonardo, Luciano Carta, ad un webinar dell’Istituto Affari Internazionali su ‘La collaborazione italo-britannica nella Difesa e Sicurezza dopo la Brexit’.
E sottolinea: “La strada sino ad oggi è stata lunga e costellata di successi. Siamo convinti che la Brexit non costituirà un ostacolo per il proseguimento su questa strada,sulla quale ci attendono ulteriori e ancor più gratificanti risultati e soddisfazioni”.
Il presidente di Leonardo, Luciano Carta, da parte sua, ha sottolineato il ruolo dell’Italia, e dell’azienda italiana, come “partner primario” del Regno Unito “nei settori industriali in cui eccelle: aerospazio e difesa”. “Leonardo non solo supporta l’occupazione e l’economia britannica ma investe ogni anno importi ragguardevoli, circa 180 milioni ogni anno in ricerca e sviluppo”, ha ricordato. “La strada” della collaborazione con Londra “è lunga e fino ad oggi costellata di successi”, ha insistito, dicendosi convinto che “la Brexit non sarà un ostacolo per il proseguimento su questa strada, sulla quale ci attendono ulteriori e ancora più gratificanti risultati e soddisfazioni”.
Siamo certi che nei negoziati che seguiranno l’accordo siglato alla fine dell’anno scorso verrannoconcretizzate forme di collaborazione strutturata che tengano vivi quei legami di cooperazione tenendo ben ancorato il Regno Unito al resto dell’Europa. È infatti interesse di entrambi mantenere una collaborazione molto stretta”, rileva ancora il presidente di Leonardo. L’Italia “con il ruolo fondamentale di Leonardo, continua a essere un primario partner industriale nei settori aerospazio e difesa”, e “da sempre Leonardo fornisce un contributo significativo all’economia del Regno Unito, ed ha sedimentato nel tempo una rilevante presenza sul territorio britannico. Molte aziende si sono fuse e sono state acquisite, culminando in quella che è oggi Leonardo Uk, con 7.500 dipendenti diretti distribuiti in territorio britannico”. Inoltre Leonardo – aggiunge Carta – “con le sue attività, non soltanto supporta l’occupazione e l’economia britannica, ma investe ogni anno circa 180 milioni di sterline in ricerca e sviluppo”, un investimento che “consente di fornire alcuni dei sistemi tecnologici più avanzati”.
“Per l’Italia e quindi per Leonardo, vi è una solida, granitica base su cui appoggiarsi. È proprio su questa base che si poggia la recente collaborazione per lo sviluppo del futuro sistema di combattimento aereo di sesta generazione, il Tempest”. Mentre, “Leonardo continua a investire per sviluppare nuovo know-how e capacità in Uk”, per esempio portando avanti le “collaborazioni importanti” nel campo elicotteristico” Carta sottolinea anche quanto sia “di fondamentale importanza “anche “la definizione di ambiziosi accordi” tra i due Governi per lo sviluppo di nuovi sistemi di difesa”. E si sofferma anche sul valore per Leonardo della sua filiera, “molto articolata, che tende a valorizzare il ruolo delle pmi. Solo in Italia, Leonardo si affida a 3.700 fornitori. Dieci occupati del Gruppo sostengono, in media, ulteriori venti occupati e ogni euro di valore aggiunto creato da Leonardo genera in media 1,9 euro addizionali. Leonardo acquista tanto anche all’estero: il 15% delle forniture è Uk, quindi anche in questo caso Leonardo si pone in modo molto virtuoso e collaborativo con il Regno Unito”. “Il nostro obiettivo è mantenere il Regno Unito ancorato saldamente al resto dell’Europa nel campo della difesa e della sicurezza”, dice ancora il presidente di Leonardo: “Sarà certamente agevolato” anche “dal comune impegno nell’ambito della Nato, dove l’Italia e il Regno Unito hanno sempre mantenuto una posizione molto simile per quanto riguarda il rafforzamento del pilastro europeo dell’Alleanza”.