1 febbraio, 2022 – Dopo quattro rinvii, il lancio del secondo satellite della nuova generazione è avvenuto dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral, con un razzo Falcon 9 della SpaceX: arriveranno così a sei i satelliti Cosmo SkyMed attualmente in orbita e l’Italia potrà avere un sistema per l’osservazione della Terra ancora più all’avanguardia. L’obiettivo principale è fornire molti più dati per misurare l’impatto dei cambiamenti climatici e monitorare la gestione delle risorse naturali grazie a una sempre maggiore risoluzione
COSMO-SkyMed è uno dei programmi più innovativi nel campo dell’osservazione della Terra, è stato finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dal Ministero della Difesa e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica.
I primi satelliti della costellazione Cosmo SkyMed sono attivi da oltre 15 anni e forniscono servizi duali, ossia per usi civili e militari, grazie ai dati che sono in grado di rilevare giorno e notte e in qualsiasi condizione meteorologica, per mezzo del radar ad apertura sintetica (Sar). In particolare, l’obiettivo principale di questa nuova generazione di satelliti è di fornire molti più dati per misurare l’impatto dei cambiamenti climatici e monitorare la gestione delle risorse naturali grazie a una sempre maggiore risoluzione.
Nel programma gioca un ruolo importante anche l’industria italiana, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), capocommessa responsabile dell’intero sistema, e Telespazio (Leonardo-Thales), che ha realizzato il segmento di Terra e che nel Centro spaziale del Fucino ospita il centro di comando e controllo della costellazione. Leonardo contribuisce inoltre al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica. I dati generati dai satelliti Cosmo SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo dalla società e-Geos (Telespazio-Asi).