PER LA PRIMA VOLTA UN DISTRETTO AEROSPAZIALE PARTECIPA AD
UN EVENTO DEL SETTORE FERROVIARIO
Ecco le nuove tecnologie che creano connessioni tra l’industria aerospaziale e ferroviaria
Milano 28 settembre 2021 – Per la prima volta un distretto aerospaziale partecipa ad un evento del settore ferroviario. Succede a Milano dove è in
corso EXPO Ferroviaria, l’unica fiera B2B dedicata al settore ferroviario in Italia, evento che riunisce i principali attori di questo ramo industriale. Una delle novità di questa edizione sta nel fatto che per la prima volta all’appuntamento partecipa una folta rappresentativa del mondo dell’aerospazio – tredici imprese eccellenti – sono state riunite a Milano per iniziativa del Distretto Aerospaziale della Campania, DAC. Un network che a sua volta aggrega i protagonisti del sistema regionale – spazio, aeronautica, difesa –, vale a dire una filiera produttiva che in periodo preCovid esprimeva un volume d’affari stimato in 2,8 miliardi di euro e un numero di dipendenti non inferiore a tredicimila unità.
Tra aerospazio e industria ferroviaria le connessioni sono sempre più solide e significative. E le integrazioni sinergiche sul piano scientifico, progettuale, tecnologico sono destinate a essere sempre più frequenti e promettenti per effetto della evoluzione del trasporto ferroviario, impegnato a ottimizzare la velocità dei collegamenti, aumentare il comfort, limitare gli sprechi di materiali ed energia in chiave di economia circolare.
Il contributo che l’aerospazio può portare al settore ferroviario è si esprime su più piani. Per fare un esempio anche quando esaminiamo l’incremento di efficienza richiesta ai treni del futuro prossimo: ridurre l’impatto acustico del TAV, ridurre le resistenza aerodinamica, l’impatto tra convoglio lanciato e ingresso nei tunnel o l’impatto tra convogli che si incrociano sulle linee di percorrenza in direzione opposta, la possibilità che il cosiddetto materiale rotabile venga realizzato con materiali compositi innovativi e nuovi materiali termoplastici anche allo scopo di ridurne il peso, risparmiare energia, attenuare la vibrazione, aumentare il comfort dei passeggeri, migliorare le prestazioni del condizionamento (particolarmente sentito in epoca COVID), sviluppare i motori elettrici come sta facendo il mondo aeronautico, ridurre l’infiammabilità delle piattaforme ottenendo migliori performance in termini di sicurezza.
Sono solo alcune delle tante variabili sul tema che l’aerospazio può offrire, assieme alla messa a punto di soluzioni sensoristiche per facilitare il controllo predittivo e la gestione della salute del sistema (health management system, sviluppato in ambito spaziale), e il recupero di energia che può offrire lo sfruttamento dell’impatto del vento prodotto dai treni, prospettiva che introduce una innovazione di tipo ecologico. E non è tutto.
“Con orgoglio possiamo dire che la realtà aerospaziale campana riveste un ruolo di primissimo piano per contenuti tecnologici innovativi, competenze scientifiche, know how e tradizione industriale in diversi comparti che rappresentano vere e proprie intersezioni con il settore del trasporto ferroviario”, ha detto il presidente del DAC, Luigi Carrino.