Napoli 23 settembre 2021 – Trasferimento tecnologico, sinergie tra competenze di alto profilo, interazione tra strutture e progetti. Da Napoli al Regno Unito, il ponte è attivo, grazie all’intesa stretta tra Università di Nottingham e Distretto Aerospaziale della Campania. Al primo posto c’è lo sviluppo di progetti riguardanti la propulsione elettrica, vale a dire la complessa materia dell’utilizzo di motori a supporto della propulsione dei veicoli nello spazio.
La collaborazione nasce a seguito di un incontro di una delegazione dell’Università inglese nella nuova sede del Distretto presso Città della Scienza, propiziata da Pierfrancesco Valentini di Castromediano, console onorario della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord, nonché direttore generale di UNIT (Università di Nottingham in Italia”, che ha dichiarato: “Ringrazio il DAC, nella persona del Presidente Prof. Luigi Carrino, per aver ospitato la delegazione dell’Università di Nottingham, composta dal Prof. Serhiy Bozhko e dal Dott. Hitendra Hirani, i quali hanno avuto l’opportunità di presentare l’iniziativa UNIT con l’obiettivo di mettere a disposizione del comparto aerospaziale le competenze relative all’utilizzo della propulsione elettrica sviluppate negli ultimi anni, grazie alle numerose collaborazioni con Università, Centri di ricerca ed Aziende Campane. UNIT rappresenta un‘ opportunità irripetibile per creare sinergie e contribuire allo sviluppo industriale del sistema aerospaziale italiano”.
È stata una opportunità di notevole importanza – hanno detto Beniamino Guida, CTO di UNIT, insieme al prof. Bozhko e al Dott. Hirani – per iniziare a costruire sinergie tra la Università di Nottingham ed aziende aerospaziali del territorio campano. Siamo al primo di numerosi incontri nei quali saranno approfondite le modalità di collaborazione, con specifico riferimento al trasferimento tecnologico delle competenze relative a tematiche di estrema importanza per il futuro dell’aviazione, quali la propulsione elettrica, l’automazione dei processi aeronautici manifatturieri, e molto altro”. “La collaborazione con l’Università di Nottingham – conclude il presidente del DAC Luigi Carrino – ci consente di avviare una utile sinergia con una istituzione storica del Regno Unito, fondata nel 1881, con una rinomata tradizione di studi nel campo aerospaziale. Alla base della ipotesi di partnership c’è il tema della propulsione elettrica, determinante in epoca di transizione ecologica, per la quale l’Università di Nottingham ha già dato vita ad un importante spin-off. Va rimarcato che lo stesso Ateneo si è distinto per lo studio di nuovi materiali in grado di regolare la propria temperatura in base a quella esterna, il cui impiego è destinato a migliorare le prestazioni delle capsule aerospaziali impegnate a resistere al meglio alle forze aerodinamiche, vale a dire di fasi in cui un velivolo rientra o abbandona l’atmosfera terrestre o di capsule spaziali lungamente esposte alle radiazioni solari”.