Roma, 12 aprile 2019 – Il Distretto Aerospaziale della Campania ha partecipato, lo scorso 9 aprile, all’audizione della Commissione Difesa del Senato della Repubblica in relazione alle prospettive dell’export italiano di materiali per la difesa e la sicurezza. La delegazione del Distretto campano dell’aerospazio è stata rappresentata dal Presidente Luigi Carrino, dall’imprenditrice Maria Grazia Villani, dal Generale Francesco Langella e dall’ingegnere Gennaro Russo. Nel corso del suo intervento il Presidente del DAC ha descritto il valore del settore aerospaziale campano illustrando numeri, competenze e tecnologie in campo. Ha spiegato, poi, la Governance del Distretto, l’attenzione riservata dallo Statuto del DAC al lavoro e alle attività dedicate alla dualità e il modello “a trazione imprenditoriale” che vede le azioni della ricerca focalizzate sulle progettualità espresse dal sistema industriale. Ogni progetto sviluppato attraverso gli attori del sistema del Distretto vede
, infatti, la leadership delle aziende. L’intervento dell’imprenditrice Maria Grazia Villano è stato focalizzato sullo straordinario lavoro che alcune aziende del settore portano avanti anche operando in territori svantaggiati, come l’area irpina, con scarse infrastrutture e prive di banda larga e ultra larga. Aziende campane che testimoniano le competenze ed il know how che il territorio è capace di esprimere e che vanno incoraggiate e difese.
“Ringrazio la Presidente della Commissione Difesa del Senato, Antonella Tesei, per aver organizzato un momento di ascolto e conoscenza su quanto è capace di esprimere il territorio campano nel settore aerospaziale– ha detto il Presidente del DAC Luigi Carrino – E’ importante che le massime autorità dello Stato abbiano voluto approfondire tematiche che impattano fortemente sullo sviluppo del Paese raccogliendo sfide e suggerimenti del DAC. In primis il supporto al sistema delle piccole e medie imprese che rappresentano il vero motore dell’economia e che devono essere coinvolte nelle future sfide di competitività e di posizionamento sui mercati. E poi la necessità di presentarsi come sistema Paese ed ‘unione fra Distretti territoriali’ per pesare ulteriormente nell’economia globale”.